venerdì 26 ottobre 2018

Poesia e sentimenti: l'amore ai tempi del lavello

Il poema dell’acquaio
un giorno l’acquaio prese una cotta
s’innamorò d’una piccola stella gialla nell'angolo della finestra della cucina
si confidò con l’incerata e con il barattolo di mostarda
si lamentò con le stoviglie bagnate.
un altro giorno l’acquaio svelò il suo amore:
- stellina, non brillare sopra il panificio e il molino dîmboviţa
vieni giù, quelli non hanno bisogno di te
loro hanno nel seminterrato centraline elettriche e sono pieni di lampade
ti dissipi posando la tua luce dorata sui tetti
e sui parafulmini.
stellina, il mio nichel ti desidera, il mio sifone ha borbogliato
ogni sorta di canti per te, per come lui può riuscirci
i piatti con rimasugli di pesce sott’olio
ti si sono già affezionati.
vieni, e brillerai tutta la notte sul reame di linoleum
regina di scarafaggi rossi di cucina.

però, ahimé! la stella gialla non rispose a questo appello
poiché lei amava un colino da brodo
della casa di un contabile della pomerania
e notte dopo notte si tormentava suggendolo con gli occhi.
sicché alla fine l’acquaio cominciò a porsi domande
……………………………circa il senso dell’esistenza e la sua oggettività
e alla fine della fine fece una proposta all’incerata.

… a un certo punto ho preso parte anch’io al gioco dell’amore
io, il foro della tenda, che vi ho raccontato questa storia.
ho amato una splendida vettura dacia color crema
……………………………………che ho visto solo una volta…
ma perché parlarne ancora, ora ho dei figli in età prescolare
e tutto ciò ch’è stato mi sembra un sogno.

L'autore di questa poesia è Mircea Cărtărescu, scrittore postmoderno rumeno, e l'opera è tratta dall'omonima antologia pubblicata nel 2015.

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